Como UNESCO Creative City
Lunedì 8 novembre 2021 Como è stata designata Città Creativa UNESCO.
La nomina ufficiale è stata comunicata da Audrey Azoulay, Direttrice Generale dell’UNESCO.
Le Città Creative UNESCO sono luoghi dell’interazione, in cui la creatività è riconosciuta come leva per la crescita e il pieno sviluppo del potenziale di innovazione. Como è la città capofila di un distretto territoriale storicamente vocato alla tradizione tessile e alla Cultura del Fare.

La Commissione Nazionale UNESCO ha evidenziato:
“La rilevanza della progettazione proposta da Como nel settore creativo dell’artigianato e arte popolare in quanto il settore tessile, soprattutto nella produzione e lavorazione della seta, è fortemente radicato nella storia e nell’economia della città e offre molteplici aspetti legati alla creatività e alla promozione della Rete. Como ripone grande attenzione ai temi dell’Agenda 2030 soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità ambientale nel settore tessile, messa a dura prova dal fenomeno della “fast fashion”, e l’uguaglianza di genere, considerando l’elevato numero di donne impiegate nel settore.”
Il marchio
Nel marchio risulta leggibile la lettera “C” della città di Como e della Creatività. Oltre alla lettera C la forma geometrica utilizzata di base è un cerchio che rimanda al concetto di economia circolare. La sovrapposizione delle linee crea una “rete” che rappresenta sia l’intreccio dei fili che compongono un tessuto e sia il network delle Città Creative UNESCO.
Dall’alto nel suo insieme è riconoscibile un cono o rocca di filato.
Lo stile individuato per il testo vuole anche essere un omaggio all’arte razionalista.
Il colore Pantone utilizzato è il Deep Lake 18-4834.
La necessità di individuare un marchio piuttosto che un logotipo riguarda la previsione, in un secondo momento, di riconoscere il marchio anche come segno distintivo di una eventuale etichetta per prodotti tessili.
About the District
Il binomio artigianato e creatività, rappresenta il fondamento del made in Italy, ed è l’elemento distintivo che definisce Como e il suo territorio. Storicamente l’artigianato e l’industria tessile hanno avuto un ruolo determinante nello sviluppo economico e nella connotazione del paesaggio, tanto che il territorio di Como può essere considerato la Textile Valley italiana per la presenza dell’intera gamma delle competenze della filiera tessile.
Con la Designazione UNESCO Como ha accettato la sfida di potersi posizionare come Città della Moda Sostenibile a livello internazionale. Grazie ad una condivisa manifestazione d’interesse si è giunti alla collaborazione di tutte le realtà istituzionali, imprenditoriali, scientifiche del territorio che vogliono fare di Como la Città della Moda Sostenibile individuando alcuni ambiti su cui ci si dovrà concentrare in modo prioritario nei prossimi 3 anni: implementare strategie anti-spreco (in particolare verso la tutela della risorsa acqua); migliorare la tracciabilità dei tessuti valorizzando le peculiarità del made in Italy; promuovere il paesaggio (industriale) tessile dando il via a un’economia circolare che prevede la reintroduzione di una componente verde (per esempio si prevede di favorire la reintroduzione delle piante di gelso per la produzione della seta); creare un nuovo appeal per avvicinare le nuove generazioni alla filiera tessile promuovendo un maggior coinvolgimento femminile e favorendo la nascita di innovazioni riferite a modelli di sviluppo green.
La progettazione proposta valorizza inoltre i concetti di efficienza e resilienza, in previsione di affiancarci alle linee guida del programma Next Generation EU, per una società e un’economia digitale, sostenibile ed eque.
C’è inoltre una grande attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, messi a dura prova dal fenomeno della “fast fashion”, e della sostenibilità sociale, in re-lazione all’Uguaglianza di Genere, tema che risulta fondamentale, considerando l’elevato numero di donne impiegate nel settore.